Viaggiare in Peru' e'
un'impresa: innanzi tutto, non ci sono fermate dell'autobus. Le persone aspettano pazienti ai bordi delle strade, fermando il primo taxi, colectivo o combi che si presenta sulla via. Sperando che non sia pieno, o che sia disposto a farci salire. Perche' lo spazio, all'interno di questi veicoli, viene occupato fino all'eccesso, lasciando numerose persone sottovuoto in pochi metri quadri.
Inoltre, non esistono stop o
precedenze. L'unica regola e' immettersi nel traffico suonando il
clacson: chi prima suona, ha la precedenza, che viene silenziosamente
rispettata dall'altro conducente senza sguardi di sfida o parolacce tirate dietro sul finale, come potrebbe capitare in Italia.
Capitare nell'ora di punta, come e' capitato a noi, puo' togliere il fiato: si viene circondati da taxi abusivi e non, motociclette e veicoli di
vario tipo, cosparsi di materiale umano quali: campesinos, donne con
borse colorate e cappello di paglia, donne con cappello, borsa e
figlio annesso, uomini con occhiali da sole, uomini con foglie di
coca, donne che masticano foglie di coca, donne ai bordi delle strade
che vendono pannocchie, vendono patate, spingono il carretto, dormono con foglie di coca in
testa, masticano nervosamente fissando il vuoto, chi grida "Puno! Arequipa!", bambini che vendono
alimenti simili a ghiaccioli, il tutto
sormontato dal suono dei clacson, la musica peruana ma soprattutto,
musica pop-commerciale tamarra occidentale, l'odore di spezie, lana,
carne appena tagliata e sangue, gomma bruciata, teste di agnello esposte all'entrata del mercato, sporcizia, polvere,
polvere negli occhi, nel naso, in bocca, sole cocente e asfalto
bruciato, taxi che richiedono la protezione della Virgen de Copacabana. La sensazione che si ha
e' proprio quella di essere piombati in un'altra dimensione,
circondati da venditori ambulanti di qualunque cosa: frutta e
verdura, pannocchie, spezie, barroccetti di patas rellenas, teste di
vitello in fila indiana, coltelli, cellulari, vestiti, cappelli,
pantaloni, per bambini adulti vecchi, vestiti tipici, europei, per
escursionisti, cancelleria, pulcini, polveri coloranti per
alpaca, cibi cotti al volo, spezie, polveri per colorare l'alpaca. Juliaca racchiude in se' tutte le contraddizioni dell'America Latina, in tutta la sua unicita'. E un pueblo con una profonda dignita' silenziosa.
A presto, Valeria
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