mercoledì 17 aprile 2013

Nel bene e nel male...

Sono passati poco più di dieci giorni da quando siamo qui e mi sembra già una vita: dopo aver partecipato alla festa del barrio di San Felipe de Caracoto, ballando insieme ai paesani e portando il peso di 7 gonne sui fianchi, da far oscillare violentemente da un lato all'altro, in una specie di caricatura di una corrida; dopo aver addirittura vinto il premio come miglior gruppo di danza e aver bevuto non so quante birre, facendole girare in cerchio come da uso locale, tra i sorrisi delle donne e, purtroppo, i fastidiosi approcci degli uomini ubriachi; dopo avere capito le battute delle cuoche e avere imparato a ridere con loro senza prendersela a male (in realtà quando poi ti vedono triste diventano dolcissime, queste donne all'apparenza un po' brusche); dopo aver imboccato i bambini dell'asilo e ascoltato i loro racconti, che se all'inizio paiono normali storielle di bimbi (sono caduta e ho sbattuto il mento e mi hanno messo i punti), poi con la solita naturalezza passano a dirti che un hombre borracho per la strada ha preso mia sorella e l'ha fatta cadere in terra e le han messo i punti e poi lo hanno denunciato alla polizia... dopo aver insegnato italiano (su loro enorme richiesta) ai bimbi della scuola elementare, che mi chiederanno per 4 mesi ridendo se davvero mantequilla si dice burro in italiano (in castellano significa asino); dopo aver conosciuto John Lennon, Mao e Darwin (solo alcuni degli assurdi nomi dei bambini di qui!); dopo aver raccolto patate con la famiglia di Johny con i piedi nudi nella terra fresca; dopo tutto ciò, pensare che sono solo poco più di dieci giorni mi pare davvero incredibile!
Ci sono sicuramente tante cose qui che non mi piacciono, tante contraddizioni che faccio fatica ad accettare e capire, come la quantità di immondizia ovunque, e la poca cura per l'ambiente circostante, che contrastano incredibilmente con tutte le pubblicità di autolavaggi che promettono di trattare la tua macchina come un gioiello di rara bellezza e infinito valore (che poi con tutta la polvere e terra che c'è ci si chiede proprio quanto durerà così luccicante!). O anche la Coca Cola e la Nestlé che imperversano in ogni dove e tutti i dolci e le schifezze che mangiano tutti, adulti e bambini, quando invece c'è tanta di quella frutta buonissima, che ancora devo capire cosa sia e provare, oltre a tutti i prodotti locali deliziosi e i cibi cucinati e venduti per strada in ogni angolo. Allo stesso modo non comprendo bene la fretta che c'è ogni mattina e ogni giorno a pranzo per far mangiare i bambini che però devono finire tutto e lo devono fare in tempo; d'altra parte in generale gli orari non si capiscono mai e cambiano in continuazione, le cose da fare vengono rimandate di settimana in settimana e ci si chiede se succederanno davvero prima o poi... Tutti sono sempre indaffaratissimi, ma comunque rilassati nei modi.
In fin dei conti questa è l'America latina, forse il luogo più contraddittorio al mondo, e il Perù in particolare, dove si ripudia il colonialismo spagnolo per abbracciare quello del mercato statunitense, dove si lotta per mantenere le proprie tradizioni, ma tutti sono ferventi cattolici. E' un mondo difficile, a momenti davvero faticoso, dove si lavora tantissimo, ma dove tutti ridono sempre, dove nessuno ti chiederà mai di aiutare, ma se ti offri di dare una mano subito ti trovano miliardi di cose che puoi fare, tanto che non riuscirai più a fermarti, se non che poi ti prendi una pausa e di nuovo nessuno ti dice nulla! In questo paese dove c'è tanta povertà e semplicità, ma un'infinita bontà d'animo, tantissimo razzismo interno, ma un'estrema abitudine all'accoglienza, tanta tanta confusione che se vai a fare una passeggiata per Juliaca ti gira la testa, gente ovunque tanto che non riesci nemmeno a camminare, il traffico, tra pulmini, mototaxi, bici-taxi ecc... ma poi fai un passo fuori dalla città e guardi verso l'orizzonte e le montagne lontane e non puoi non sentirti in pace con il mondo.



Silvia

1 commento:

  1. ma come siete belli! grazie delle vostre parole...ci fate emozionare!

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